oneteam/ Marzo 9, 2016/ one team/ 0 comments

Il concetto di base della Reality Computing è l’integrazione di diversi ambienti di progettazione digitale con il mondo fisico.
Si basa sulla cattura delle informazioni dal mondo fisico, sulla manipolazione e l’analisi di queste informazioni in forma digitale e sulla creazione di un nuovo mondo fisico.
Catturare, analizzare, creare.

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Ma c’è un interessante punto di vista considerato durante il seminario ‘As-Built Models – Mito o realtà?’ che tiene in considerazione il fatto di come quasi sempre identifichiamo la ‘cattura’ della realtà secondo la Reality Computing come l’acquisizione delle informazioni basate sulla nostra percezione visiva. Durante la lezione, Casey Rutland, di Arup Associates, ha ricordato che la ‘cattura’ della realtà può riguardare anche gli altri sensi.
Cosa succederebbe se, oltre a rilevare i dati del terreno di un cantiere, potessimo ottenere anche le informazioni legate al traffico che si sviluppa vicino al sito, l’odore del porto vicino, la sensazione che può suscitare una scelta stilistica architettonica?
E se fosse possibile anche rilevare la temperatura, la pressione, il livello della luce, l’umidità?
E pensate di combinare questi dati con il modello digitale dell’edificio progettato per creare qualcosa di molto più espressivo rispetto ad un semplice rendering o animazione.

Ovviamente, questa interpretazione più ampia della Reality Computing è ancora considerata fantascienza e ci porta, con la fantasia, alle esperienze dell’astronave Enterprise di Star Trek. Quello che però già è possibile oggigiorno è la cattura di alcuni aspetti non prettamente visivi della realtà e Arup’s SoundLab è un esempio eccellente.
Arup SoundLab estende la Reality Computing oltre la cattura delle immagini, inserendo, dopo l’analisi dei dati acquisiti, elementi sonori. Arup utilizza i suoi SoundLabs (hanno diversi uffici nel mondo) per integrare la progettazione di strutture artistiche e culturali e diversi grandi progetti strutturali. Integrato nelle immagini generate dal computer, SoundLab consente alle persone di sperimentare un nuovo processo di progettazione ed ottenere risultati più performanti.

‘Sentire’ un progetto prima che venga realizzato.

Durante la progettazione di edifici dedicati al mondo delle arti e dello spettacolo, Arup utilizza ‘auralization’ – la creazione e riproduzione del suono sulla base dei dati digitali – per aiutare i designers di Arup, i clienti ed i soggetti coinvolti nei progetti ad ‘ascoltare’ gli edifici prima che vengano costruiti. Come spiegato da Raj Patel, di Arup, SoundLab è l’equivalente sonoro di un rendering visivo.
Ecco un breve riassunto dei processi di Arup quando SoundLab viene utilizzato per il design o la ristrutturazione di una concert hall, per esempio. Innanzitutto, l’azienda ‘cattura’ il timbro acustico dello spazio. Se la sala da concerto è già esistente, l’acustica può essere misurata – di base si utilizza la versione audio degli aspetti visivi esistenti. Se l’edificio è nuovo, come ad esempio il progetto della nuova sala da concerto proposto, l’acustica può essere prevista con un modello digitale del progetto in combinazione con specifiche simulazioni acustiche ottenute tramite software.
Successivamente Arup utilizza i file audio della musica esistente registrata in una camera anecoica (una stanza insonorizzata davvero speciale), dove le vibrazioni sonore sono assorbite dalla stanza stessa. SoundLab combina questi files audio originali con il timbro acustico dello spazio e riproduce la musica in una stanza con altoparlanti disposti a 360 gradi attorno all’ascoltatore. Questa metodologia permette agli ingegneri ed agli architetti di ascoltare la musica come se si trovassero nell’ambiente che stanno progettando, rendendoli più consapevoli delle decisioni che stanno prendendo.

Vedere e sentire un progetto prima che sia costruito

Alla luce di questa esperienza e pensando a far evolvere SoundLab, Arup ora sta lavorando all’integrazione dei progetti 3D con il 3D audio, utilizzando gli auricolari progettati per la realtà virtuale.
Arup ha effettuato un test tecnologico presso la sala da concerto principale del Teatro dell’Opera di Sidney.
Ha catturato gli stimoli sonori esistenti all’interno della sala (basati sulla vista e sul suono), utilizzando uno speciale impianto basato su una telecamera 3D. Inoltre gli ingegneri hanno utilizzato microfoni 3D per registrare le condizioni acustiche esistenti.
Tornati al SoundLab, i tecnici hanno unito le tracce per creare un’esperienza visiva e sonora incredibile. Gli utenti che indossano il dispositivo tecnologico possono ascoltare la musica come se si trovassero nella sala ed hanno la possibilità di visitare virtualmente la sala, con la relativa modifica della percezione musicale in base alla posizione teorica. Ad esempio se ci si avvicina virtualmente al palco, il livello del suono aumenta; se ci si sposta da un lato si percepiscono i cambiamenti sonori della sala.
Anche se la ‘cattura della realtà visiva è, di gran lunga, la tecnologia di acquisizione delle immagini più utilizzate, l’utilizzo di strumenti per rilevare gli stimoli recepiti dagli altri sensi sono già in fase di test. Ad esempio le telecamere termiche, i sensori di temperatura, monitor sensibili alla vibrazione sono già stati utilizzati per catturare la realtà sotto diversi aspetti e combinare i dati rilevati attraverso modelli digitali che permettono la simulazione.
Ora SoundLab di Arup è parte della Reality Computing integrandola e permettendo di elaborare dati e creare modalità di progettazione innovative.

Visual e Audio Reality Computing: mito o realtà? Facci sapere cosa ne pensi.

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